Canicattì 27 agosto 1904 - 11 marzo 1981
Talento naturale, sin da piccolo iniziò modellando la creta per realizzare pupi di terracotta, per passare successivamente alla scultura in legno sotto la guida di Carmelo Vizzini, valente maestro palermitano, col quale scolpì varie opere di ornato che si trovano a Canicatti e nel capoluogo.
Con la pietra realizzò numerosissime cappelle gentilizie a Canicatti e nel suo hinterland.
Nel 1939 eseguì il monumento con la statua dell'Immacolata, ancora oggi situata nel giardino dell'attuale Casa di Riposo a Canicattì (giardino del vecchio ospedale).
Utilizzando il marmo, predilesse l'arte sacra, specializzandosi nella costruzione di altari, balaustre, tribune, amboni, per i quali era conosciuto e chiamato da varie parti della Sicilia.
Disegnava personalmente le opere che poi andava a realizzare.
Si trovano suoi lavori in molte chiese della diocesi agrigentina e fuori di essa: a Canicatti: nella Chiesa Madre. San Diego, San Francesco, San Biagio. Sacra Famiglia, Madonna del Carmelo, Agonizzanti, Sant'Eduardo, Santo Spirito, SS. Redentore, San Calogero. San Giuseppe e Santa Lucia; a Campobello di Licata: nella Chiesa Madre. San Giuseppe, Gesù e Maria. Chiesa Nuova, Suore (ospizio); a Ravanusa, Racalmuto, Grotte, Caltabellotta, Sciacca. Favara, Sutera, Milena, Mussomeli, Campofranco, Vizzini, Noto, ecc.
Nel 1931 ebbe un importante riconoscimento dal Consiglio Provinciale dell'Economia di Torino, su proposta della Fiera Campionaria di Tripoli (14 agosto 1931): gli vennero conferiti il Diploma, la Medaglia d'oro (poi donata alla Patria) e la Medaglia d'argento.
Artista schivo. firmò raramente i suoi lavori, realizzati con maestria unita a profonda religiosità.
In occasione del suo settantesimo genetliaco, su iniziativa del Corpo sacerdotale di Canicatti con in testa l'Arc. Vincenzo Restivo, gli fu conferita l'onorificenza di Cavaliere di Grazia dell'Ordine di Santa Maria di Betlemme.
Alfonso Attardo
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